L'argomento è spinoso ma non di impossibile impostazione : credo che il fulcro del problema sia "ballare" o "imitare persone che ballano". Nella danza curtense s'applica la seconda possibilità. Spesso nei nostri incontri vi citai un filmato da me visionato in televisione : ora , grazie alla rete , posso proporvelo. Pochi son i commenti da fare , per me è tutto limpido : queste persone SONO nobili e BALLANO divertendosi. Il ruolo femminile è ben delineato così come quello maschile e questi 50" di danza son un concentrato di ciò che probabilmente dovremmo essere ballando , e cioè semplicemente noi stessi.
mercoledì 23 settembre 2009
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2 commenti:
ciao a tutti, scusate ma ho avuto seri, ma proprio seri problemi col computer e solo ora riesco a riavere il mio blog....temevo di aver perso tanto ( e in effetti è così ) ma spero vivamente di riacchiapere tutto ciò che mi è passato davanti...
inizio con questo bellissimo e molto "vivo e reale " filmato ( sono i Romanoff giusto ? )e posso solo essere d'accordo con Lucio per quanto riguarda la spontaneità e il divertimento che traspira da tutti i movimenti di ciascun " nobile "..un angolo di pace lontano dai problemi del paese, come d'altro canto doveva essere nel rinascimento... tuttavia questi filmati sono così preziosi ai nostri occhi, perchè non solo è un documento storico di danza curtense, ma soprattutto cambiano le mode, cambiano le danze, ma il divertimento ed il piacere di poter danzare in compagnia resta immutato nel tempo...Ps : che grazia, in quei movimenti, che grazia...
Che bello quel video!!
Continuo però a pensare che il tema stia diventando sempre più complesso: noi stessi... I "nobili"... il Quattrocento... la danza "curtense" del XXI secolo... Ci vorrebbe l'ottica "antropologica" di Alessandro per spiegarmi questa sciarada!!
(e per aumentare il divertimento, si capisce!)
Bentornata Antonietta, mi sei mancata!
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