« ….avec des iambieres de sonnettes , dançoit la dance des Morisques, & marchant du long de la salle, faisoit une sorte de passage, puis retrogradant, revenoit au lieu ou il avoit commencè… »
Quando leggiamo taluni passaggi degli autori antichi spesso rimaniamo sconcertati dalla semplicità apparente delle strutture coreutiche descritte : come potevano divertirsi gli aviti commensali a veder danzata una moresca strutturata « solo » da frappamenti di piedi avanzanti e retrocedenti ?
Poi basta che si incappi in un reperto del passato ( ma attualissimo ) come le morris inglesi e tutto appare più logico: la prima delle due qui mostrate è costruita in effetti dando molto rilievo ad avanzamenti ed arretramenti mentre la seconda ( più “moderna” nella spazialità ) usa per tutta la sua non breve durata un unico passo, così come, spiazzandoci , richiede il sopraccitato Arbeau…N.B. guardare come le donne abbian sostituito i ragazzi nella nostra sensibilità ,ricalcando quanto avvenuto anche nella pratica musicale.
venerdì 26 novembre 2010
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1 commento:
Ma sono MOSTRI !!!! Che polmoni hanno ???? i passi saranno anche ripetitivi , ma assieme alla coreografia diventa un capolavoro...bello mi piace ...
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