Brando di Cales – TERZA PARTE
Non molto vi è da dire su questa parte che introduce le figure che usano la spazialità interna al circolo: unico appunto significante è forse prender occasione da ciò per sottolineare la forte analogia, non so quanto solo apparente, rilevabile non tanto scontatamente con i branles francesi quanto con i più arcaici schemi delle country a circolo di tradizione inglese e presente in quasi tutta la composizione del Brando. Immediati son i rimandi visivi che si colgono infatti nelle ultime sue sei parti . Per citarne solo alcuni: Kemps Jeeg – Ghatering Peascods – Rose is white rose is red - Mundesse. Con quest’ultima ( probabilmente una delle più antiche coreografie testimoniate da Playford, stante alla sua musica ) le similitudini concettuali, se non formali, son veramente notevoli: inutile ricordare qui gli approfonditi studi che indagavano i parallelismi tra la Chiaranzana e Trenchmore ? Ecco il testo della mutazione della sonata: I Cavalieri soli fanno due Passi gravi e un Seguito col Sx andando innanzi l’uno contra l’altro, poi fanno altri due Passi & il Seguito col piè Dx attorno alla Sx , tornando al suo luogo, le dame sole fanno anch’esse il medesimo che s’è fatto.
venerdì 16 dicembre 2011
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