Parliamo ora, brevemente, della Country-dance 'Christ Church Bells', vista in due versioni domenica scorsa a Parma. Come vi dissi essa è conservata in plurime fonti, contraddistinta da molteplici nomi. Iniziamo da Playford che la pubblica nel 1686, nel 1721 e 1725 chiamandola rispettivamente Christchurch Bells, Christchurch Bells in Oxon & Christ Church Bells in Oxon. Poi vi sono le opere del francese Lorin, maestro di danza di Luigi XIV che la chiama Les Cloches de l'Eglise de Jesu Christ nel 1686 (c.) e Les Cloches ou le Carillon nel 1688-1721. Infine Feuillet, che la chiama Le Carillon d'Oxfort, nel 1706. Le fonti francesi mi sono servite per risolvere il quesito della ripetizione o meno delle due prime frasi: infatti Cecil Sharp nel 1916 omette tale ripetizione e tutti in pratica danzano questa coreografia su di una struttura A-B-C, al posto della nostra AA-BB-C. In effetti la descrizione data nel 1686, qui sopra riportata, è molto ma di molto equivoca e senza la possibilità della collazione avrei dato senza dubbio ragione a Sharp.
mercoledì 19 novembre 2014
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