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venerdì 4 maggio 2018

Postilla chorea


In merito ai quesiti su come si danzassero le country ( faccende discusse a Roma quasi ormai una settimana fa ): il fatto che l' editore Walsh pubblicasse nel 1711 una traduzione inglese del libro di Feuillet dedicato alle contra-dance non implica che lo stile francese, con cui son intessute le coreografie di qua della manica, divenisse poi determinantemente usuale in Inghilterra... le successive stampe di country dance, comprese quelle del Walsh, ricalcheranno ancora il formato e l'impianto riassuntivo ideato dal Playford ( forse sol' anche perché la modalità francese, precisissima, richiedeva per esser tale un gran dispendio di pagine ) ne del resto era rara l'abitudine inglese di pirateggiare, traducendole,  le opere coreologiche francesi, ad iniziare da Toulouze ( 1490 circa ). Più sostenibile forse è ipotizzare una convivenza parallela tra i due stili, esattamente come pare accadesse per il genere Basse dance un paio di secoli prima (a tal proposito è 'simpatico' ricordare che lo stesso Antonius de Arena venne ristampato a Londra nel 1758....) Il facsimile del libro in questione, come anche l'anglicizzata Orchesography sempre di Feuillet,  è acquistabile su Dance Book.




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