Quando Shakespeare mette la 'scenetta' ( perennemente tagliata dai registi moderni ) dei tre suonatori di ribeca che vanno a prestare la loro opera al matrimonio di Giulietta credo avesse in mente ancora i musicisti tanto ben descritti da Zuccolo, eredi diretti dei menestrelli 'medievali': cantastorie, intrattenitori, maestri di danza.... professionisti più o meno girovaghi depositari di un modo di suonare completamente diverso da quello attuato dai cultori della polifonia aulica.... lo stesso Arbeau riporta ancora 'melodie' ( come il Trihory ) esplicitate anche in sole 4 battute, difficilmente concepibili come piegabili ad esecuzioni elaborate su molteplici voci...
venerdì 27 dicembre 2019
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