Tra i documenti inviatimi dalla Dottoressa Magda Noseda per preparare la conferenza del 14 febbraio a Como vi è un elenco notarile dei beni posseduti dalla fu Zizilia de Castello Argegno ( 1517) : tra di essi compare “…corenzinus unus site brune cum sprangis quatuor et mazo et fibia parva argenti …” La dote da cintura ( in questo caso serica ) era quindi spesso formata da brochie d’argento per poter serrare, con il mazo , il coltellino , la catenella per le chiavi e quella per appendere la borsa..non riesco però a veder ciò nella matrona Svizzera a meno che coltellino e/o chiavi non venissero custodite in quella effettivamente strana borsettina in secondo piano. In ogni caso , la discutibile moda di mostrar tutto ciò , era diffusa in special modo nei territori dei paesi germanici come testimonia anche l'incisione qui sopra.
Incisione di Jost Amman tratta da "Im frauwenzimmer Wirt ..." libro con gli abiti delle donne di tutto il "mondo" stampato nel 1586.
1 commento:
Che nome fantastico Zizilia!
Potrebbe essere un retaggio delle culture barbariche tardo-antiche. Presso alcune popolazioni, come i Longopardi, le donne usavano portare alla cintura dei pendagli ai quali venivano fissati gli utensili del proprio lavoro quotidiano.
Posta un commento