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giovedì 2 dicembre 2010

Debiti d'onore


Mi son accorto che l'argomento che tanto infervorò Danzarcortese e Farnesiana non ebbe da me un seguito di risposta...oggi son incappato nella risposta scritta ma mai pubblicata: or la posto e chiedo venia. Dunque, Elisabetta vien raffigurata con in mano un setaccio in quel che vien chiamato il "Siena portrait" ( ritrovato arrotolato in una soffitta di Siena...): questa la spiegazione riportata in un ottimo sito di iconografia reale.
"The sieve is a symbol of chastity and purity, originally taken from Petrarch's Triumph of Chastity. In the story, a Roman Vestal Virgin proves her purity by carrying water in a sieve and not spilling one drop. The sieve thus reinforces Elizabeth's image as 'the virgin queen'. The rim of the sieve is inscribed: A TERRA ILBEN / AL DIMORA IN SELLA' (The good falls to the ground while the bad remains in the saddle). "
Sopra: altro ritratto della Nostra con un setaccio in mano: dipinto di George Gower

2 commenti:

danzarcortese ha detto...

Tutto vedo e molto..c'è !! Dico io !!Al di là dei simboli , io rimango incantata delle vesti e dei colori delle vesti...al giorno d'oggi le cose si sono invertite : nell'antico di vestiva colorato, perchè in mancanza di " luce " , bisognava " colorare " l'esistenza ( oltre che a far sapere il lignaggio etc )e oggi che di elettricità ne abusiamo , osservavo la moda e le auto : grigio, nero , marrone...sull'asfalto grigio che tristezza...e parla una che si veste di nero...ma un abito come quello indossato dalla Nostra, fatta qualche modifica ( meno gioielli e una gorgiera un pò meno alta )prenderebbe tranquillamente il posto del nero...il rosso di quel vestito è splendido...e anche se pur in avanti con l'età Elisabetta resta una donna affascinante. Se emana ancora fascino a distanza di secoli e attraverso un quadro, cos'era quando ha sconfitto L'invincibile Armata ??? quale potere era in lei , per tener testa a tutto il mondo ????

Farnesiana ha detto...

Mi collego al commento di danzarcortese sui colori per aggiungere che difatti i nostri antenati ne avevano una percezione completamente diversa. Ad esempio, il blu era considerato un colore caldo nel Medioevo. Per una storia del colore, a questo punto, viene spontaneo citare lo storico Michel Pastoureau.