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giovedì 23 dicembre 2010

Risposta a Danzarcortese - commento del 21 - 12


Non conosco la registrazione da cui trassero la musica costoro e , confesso , ho dei dubbi persin sul fatto che si tratti realmente del Tenor di Verdelete ( la basse dance in questione ) visto che la ripresa musicale avviene non in concomitanza di una cesura coreografica ma tra una reprise ed un branle…su quest’ultimo condivido il giudizio tuo: risulta molto “naturale” e persino trasognante (!) in tutta coerenza con il resto dell’esecuzione. Il realtà l’aspetto onirico e “rituale”è ben presente , in tutta evidenza , nelle antiche basse : e quello addirittura curativo dell’opera di Guglielmo venne già ben accennato , ricorderete , dal Pontremoli in un suo passato e bell’intervento in quel di Cassine.

Sopra: la trascrizione del tenor in Brussel e la coreografia in Brussel e Toulouze tratta da "Materials for the Study of the Fifteenth Century Basse Danse" di F. Crane

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