...non che il Dufort sia d'isolata accidia...già Caroso, del resto, con il suo così solevano fare era ben inserito nel solco di questa visione evoluzionistica ante litteram. Giunti al Magri ( 1779 ) vedrem infatti riconfermate, seppur in modo più lieve e supino, le sconsiderazioni sulla danza spagnola ed italiana del rinascimento. In effetti Magri è molto più interessato a difendersi dai suoi contemporanei che non dagli antichi...e nella foga della sua fervente esternazione contro il riflessionista ( Francesco Sgai ) che lo osteggiò pubblicamente, inserisce una frase che avrebbe senza dubbio fatto inorridire un illustrissimo antico, Platone “...Della mia espertezza nel ballo, senza che si attenda la maligna voce del riflessionista, n'è testimonio il pubblico, all' imparzial giudizio di cui ben volentieri mi sottometto...”
mercoledì 4 dicembre 2013
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