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giovedì 23 luglio 2009

Risposta a L'ara - commento del 20 - 7


Il problema , per me , ora è proprio il tempo....stanno chiarendosi molte cose ma la vastità dell'argomento è disarmante ! Divido in due parti l'intervento : in centramerica vi sono le discendenze , più o meno folkloristiche , delle rappresentazioni sacre inscenate dai missionari a scopo d'educare gli indios ai dettami della religione cristiana.Queste rappresentazioni erano normalmente allestite anche in patria ma alcune peculiarità della Nuova Spagna presto affiorarono ( nessun indios aveva mai visto un "Moro" !) in special modo nelle movenze di alcune danze ( e ricordiamo qui che ai misssionari non dispiacevano affatto le danze autoctone degli indigeni ). Poi , con un processo tipico della nazione ispano-americana , tutta questa tradizione si cristallizzò mantenendo anche ai giorni nostri alcuni aspetti inalterati delle originali esibizioni : lo stile declamatorio e l'uso del falsetto nella recitazione , ad esempio , sono oltremodo interessanti per chi studia le modalità teatrali antiche...Ad ogni modo questa è una pagina da cui puoi iniziare una tua autonoma ricerca.
http://www.ucm.es/BUCM/blogs/otraslecturas/660.php
Sopra : due belle maschere in legno.I mori non potevano che divenire direttamente i diavoli per una cultura che , come detto , mai li vide in carne ed ossa...

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