"...Adì 26. del detto mese andai un'altra volta dinanzi à S. A. & all'Eccellentiss. Sig. Marchese d' Aiamonte mio patrone .... & con esso meco condussi cinque giovani disposti miei discepoli , vestiti da mattaccino , è quindi ballammo la gagliarda , poi si fecero moresche, & molti giochi da mattaccino ..." Negri , Le Gratie d'Amore , p. 8.
Credo che il paragone con i danzatori baschi sia da fare non con quel che avveniva in sala da ballo ma piuttosto con quel che facevano i professionisti durante le loro esibizioni : in merito a ciò un altro video è molto significativo e dunque ve lo proporrò.
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