In un mondo che non è il nostro quale rapporto vi poteva essere tra danza e movimento ? Tale dubbio spesso non ci sfiora ( forse perchè assediati da molti altri ) ma la concezione mentale del movimento non è forse all'origine della forma mentale della danza: dunque, quanto gli antichi eran debitori ( sinanco per negazione ) aa una loro comune percezione dell'atto come movimento ? Guglielmo e Domenico vi avranno fatto obbligatoriamente i conti: quanto di questo comune sentire è poi stato trasposto nell'arte? Ritorniamo a parlar di gondole dopo la visione di questo avanzante mare rosso ? E non rievochiamo, sempre dopo il video, forse i dubbi che ci assalirono (!) alla lettura della Moderna ( Vnm “...La moderna si va 2 pasi sempi e le riprese.amen...” ) se non addirittura di Der Spanier ( N “...mit baßduppeln durch aüß.. “)? Queste coreografie, non certo d'Arte, son tuttavia ballabili solo avendo una ben precisa idea del movimento: idea che noi pensiamo di schivare quando affrontiamo le danze d'autore, concentrati sulla ricostruzione delle sequenze. Metter vocali e consonanti al posto giusto non vuol dire poi necessariamente saper parlare una lingua... Ringrazio M. Cristina per l'invio di questo video.
lunedì 19 marzo 2012
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1 commento:
è ipnotico...!!! Quando il mare o il muro rosso avanza , fa quasi impressione e man mano che si avvicina diventa ipnotico..e poi ci si abitua e l'occhio critico va in cerca di chi va fuori tempo...in questo caso c'è una devozione " costruita " e tutto deve essere fatto e cantato per dimostrare la devozione..il movimento diventa essenziale ed è importante quanto la danza, ma per me NON dovrebbe essere " costruito" per la danza ..il movimento deve trasmettere ciò che si sta facendo ma non forzato , deve essere naturale..altrimenti è come cantare in playback che per quanto tu sia a tempo con la musica , il tuo viso rimane impassibile all'emozioni delle vibrazioni armoniche che la tua bocca crea invece cantando dal vero...non so se sono riuscita a capirmi !! ;) PS : queste feste tradizionali sono a dir vero le ultime testimonianze di un qualcosa che va al di là del culto religioso...c'è il carattere stesso del popolo che si mescola con quello religioso...al museo delle genti contadine di Pescara ci sono testimonianze di riti sacro-profani che si perdono nella notte dei tempi..e anche lì c'è tutta una " corografia di movimento " studiata per impressionare il volgo..
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