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giovedì 22 marzo 2012

Risposta a Danzarcortese - commento del 19 - 3




Il punto lo hai centrato: quando nasce l'occhio critico e, in special modo, quale è l'aspettativa nei confronti della realizzazione di un Movimento ? Il Movimento è sempre da considerarsi spettacolo o può essere anche o solo ritualità ? Nei primi del '400 vi era un patrimonio visivo comune che stabiliva cosa fosse il Movimento? Il sospetto viene, vista la presenza di questo “inquietante” termine, movimento, nelle descrizioni coreografiche dei maestri del ballo...la rielaborazione tecnica di tale patrimonio portò probabilmente al suo superamento: il movimento va a scomparire dalla trattatistica cinquecentesca e gli eredi della precedente tradizione, come il figlio di Guglielmo, saran giudicati poco sopportabili dai propugnatori del nuovo gusto ( vedi che ne pensava di lui il Castiglione...). Ciò non toglie che , per adesione o negazione, tutto o quasi partiva da esso...forse...Sopra: Abacuc di Donatello, forse la più eloquente immagine di "movimento statico" del '400.

1 commento:

danzarcortese ha detto...

grazie Lucio...bellissima la statua di Abacuc...al Louvre sono rimasta senza fiato davanti a Nikè , La dea di Samotracia...ho cercato di imitarla ma le sue movenze , nonostante siano di marmo , erano di gran lunga eleganti e sinuose , rispetto al mio tentativo assai goffo di muovermi come lei...il movimento è tutto in una danza , ma anche nello stare fermi c'è movenza , se vuoi comunicare...