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Questo stupendo monile , conservato al Victoria and Albert Museum , vien da me qui “mostrato” per ribadire la sostanziale irriproducibilità delle gioie rinascimentali...colgo l'occasione per far notare anche il totale ribaltamento della visione-funzione della gioia apribile : per gli antichi il racchiudere ritratti , motti , ciocche all'interno d'un gioiello era infatti quasi un fornire anima all'altrimenti fatuamente sfavillante oro. Per noi moderni è il contrario ; questi oggetti vengon quasi sempre rappresentati ed interpretati come preziosi contenitori di letali sostanze venefiche e son poche le riproposizioni filmiche che non si fanno ora attrarre da questa visione gotico-ottocentesca : “ la bellezza racchiude la morte “ si sostituisce dunque all'antica visione “ la bellezza è soggetta alla morte “ ( vedi , a tal proposito , la compresenza dei due ritratti di Elisabetta , lontani tra loro ben 15 anni...) .
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