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mercoledì 23 marzo 2011

Risposta a Danzarcortese & Otto - commenti del 18 - 3


“…Perché le aringhe puzzano di potta ?...” Non preoccupatevi, non mi sono convertito ai blog di carattere pornografico: ma i quesiti da voi posti debbon esser trattati senza nessun giro di parole poiché spesso si ha del tempo antico una idea alquanto piatta, per dir poco. Se ad un accademico cinquecentesco, seppur Intronato, venne l’idea di far un libro detto “La Cazzaria" e non finì ( ma come ! ) bruciato, vi saran dei ragionamenti da fare sui luoghi comuni da noi montati: uno dei principali è che dobbiamo renderci ben conto che noi umani ci poniamo in pratica sempre le stesse domande, pur non ammettendolo, e ciò che varia nei secoli son le risposte…un libro che tratta delle domande inquiete sui sessi maschili e femminili, sui deretani ed altro è spiazzatamente modernissimo nell’argomento e vetustissimo ( seppur oltremodo divertente…) nelle spiegazioni. Se volete dunque sapere come inusitatamente si risponde nel cinquecento alla domanda sopra posta dal Vignali andatevi a scaricare la versione manoscritta ( purtroppo mutila ) de "La Cazzaria" che qui vi metto: più sotto anche un articolo introduttivo assai interessante sull’argomento. http://www.bibliotecadeextremadura.com/obras_bib_barca_2.htm http://annali.unife.it/lettere/2007vol1/cherchi.pdf Sopra: un servitor in livrea debitamente fornito di “artiglieria” come voi la chiamaste: sempre dal fenomenale libro del Sarto.

1 commento:

danzarcortese ha detto...

A parte il libro che deve essere delizioso sotto il profilo porno-storiografico , fa buona veneta sembra più una sopressa intera che un pezzo d'artiglieria....ribadisco che non è di mio gusto....