Ecco dunque , per Simona , i riferimenti bibliografici promessi :
“La sapienza dei piedi” di Alessandro Pontremoli , riportato in Danza , cultura e società nel Rinascimento italiano – Edizioni Ephemeria ( vedi copertina in immagine ). Questo il sito della casa editrice : http://www.ephemeria.it/
Questi invece sono gli altri studi ultimamente pubblicati da Alessandro : presso grandi biblioteche dovrebbero esser entrambi reperibili , ma io ne consiglio l’acquisto ( come del resto così del libro sopra citato : costo 20,00 euro ) . Olschki è ordinabile da Pecorini ( vedi link)
http://www.olschki.it/Prosp/SP/2003/5256X.pdf
http://www.olschki.it/Prosp/SP/2006/56539.pdf
Ne La sapienza dei piedi viene affrontato , tra gli altri , l’argomento “La danza fra scienza , arte e magia in Guglielmo Ebreo da Pesaro”che dovrebbe essere quello rispondente alla tua richiesta .
Oltre a quello del Pontremoli altri interventi interessantissimi vengono a comporre il libro della casa editrice maceratese ; farciti , pur talvolta , da curiose citazioni ( come quella , ad opera di Barbara Sparti , della descrizione della festa a ballo dove il Duca di Mantova spacca maschera ed occhio ad un suo “cugino” dandogli un pugno in pieno volto…).
“La sapienza dei piedi” di Alessandro Pontremoli , riportato in Danza , cultura e società nel Rinascimento italiano – Edizioni Ephemeria ( vedi copertina in immagine ). Questo il sito della casa editrice : http://www.ephemeria.it/
Questi invece sono gli altri studi ultimamente pubblicati da Alessandro : presso grandi biblioteche dovrebbero esser entrambi reperibili , ma io ne consiglio l’acquisto ( come del resto così del libro sopra citato : costo 20,00 euro ) . Olschki è ordinabile da Pecorini ( vedi link)
http://www.olschki.it/Prosp/SP/2003/5256X.pdf
http://www.olschki.it/Prosp/SP/2006/56539.pdf
Ne La sapienza dei piedi viene affrontato , tra gli altri , l’argomento “La danza fra scienza , arte e magia in Guglielmo Ebreo da Pesaro”che dovrebbe essere quello rispondente alla tua richiesta .
Oltre a quello del Pontremoli altri interventi interessantissimi vengono a comporre il libro della casa editrice maceratese ; farciti , pur talvolta , da curiose citazioni ( come quella , ad opera di Barbara Sparti , della descrizione della festa a ballo dove il Duca di Mantova spacca maschera ed occhio ad un suo “cugino” dandogli un pugno in pieno volto…).
2 commenti:
..chissà cosa ha detto il " cugino"...un pò come Zidane che carica il Materazzi...
volevo ringraziare te e Simona perchè penso proprio che acquisterò i libri...
io particolarmente sono attirata dalle citazioni,perchè penso che sia importantissimo conoscere anche i lati di un carattere più strani o oscuri o ironici ( come il piffero menato , scusami ma mi è rimasto impresso nella mente !! )dell'Uomo Antico , e meglio ancora se quest'uomo è storicamente conosciuto....sapere certi aneddoti o fatti , è in realtà indispensabile per noi , ci aiutano ad entrare nella mentalità dell'epoca. Una persona mi ha fatto notare dopo aver visto una serie di danze '500entesche , che passiamo la maggior parte del tempo a fare riverenze e scambiarci cortesie, e quindi la danza intesa come tale, passa in secondo piano e ciò che salta all'occhio è l'alone di gentilezza e di educazione cavalleresca ,che è un pò la firma del mondo antico ..firma falsificata , se poi vieni a conoscenza di certi comportamenti a corte..quindi io arrivo a pensare che in ogni passo di gagliarda, o di canario o che ne so di un semplice passo grave, sia in realtà un tentativo di educare il cavaliere o dama ,non solo al virtuosismo e alla tecnica, ma soprattutto ad imparare a stare al mondo in maniera più dignitosa ed avere rispetto del tuo simile...
scusami ma devo chiederti una cosa :ho appena visto su Super Quark la " Vita di Michelangelo ". Per spiegare il Michelangelo scenografo e coreografo, hanno preso alcune immagini dall'ultimo telefilm ( penso non meno di vent'anni fa )del grande artista, dove in onore dell'Ambasciatore spagnolo, nel palazzo del cardinale di S.Giorgio, mette in scena una farsa ai danni del Savonarola...la " commedia " inizia con IL saltarello , Quel saltarello del XIII secolo, ed una bellissima fanciulla vestita da " VESTALE " entra dentro ballando...FINALMENTE UN SALTARELLO COME SI DEVE Gasp e Gulp !!!...e non è finita qui : prima della commedia c'è un attimo di vita di corte con un sottofondo di spagnoletta suonata un pò troppo alla medioevale forse, ma molto di effetto..GASP E GULP nuovamente!!..ma non è ancora finita : dame e cavalieri entrano non per mano , ma per " DITINO " come l'immagine sul trattato di Gulli Ambrosio..STRA GASP e STRA GULP !!!! domanda anzi due forse tre : prima:tu sai o ti ricordi chi curò le coreografie e musiche di quel telefilm ? ( più che altro per riconoscergli un onore che non è da tutti fare le cose fatte bene, specialmente se il film in questione non è recentissimo ) seconda : io ho sempre attribuito il " DITINO " una eventuale variante della presa per mano , ma durante la danza ,non per passeggiare e chiacchierare affabilmente con gli ospiti quindi potrebbe essere stata invece una " moda trandy " dei giovani nobili a corte , giusto per non prendersi sempre e solo per mano ???terza : ma io dov'ero con la testa quando mostravano tutto ciò, vent'anni fa ?? la terza non te la farò MAI !!!
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