Grazie Lucio, vado in visibilio quando vedo il testo originale. E' abbastanza comprensibile, per fortuna. Mi soffermo un momento sulla prima riga "ora dico a ti [--] chi del mestiero vole imparare". Mi pare chiaro che quel [--] è la rasatura di un nome. Chi è il dedicatario? Dunque direi che siccome la "p" con lineetta orizzontale intersecante la stanghetta in basso sta per "per", per esclusione l'abbreviazione usata riguardo alla descrizione del fantasmata, con la lineetta soprascritta alla "p", dovrebbe essere "pre", per cui la lettura secondo me più probabile è: "presteza". Se fosse stato "presenza" l'abbreviazione sarebbe dovuta apparire come "P(con linea soprascritta)seza" con una probabile abbreviazione soprascritta per l'elisione della "n". Sono cosciente di non avere utilizzato la terminologia corretta, ma credo di non chiedere invano perdono ai paleografi on line, che anzi inviterei a commentare e a correggere i miei errori.
Lucio Paolo Testi nasce nel 1961 a Legnano. Porta a compimento il ciclo di studi artistici tra Busto e Milano e ,contemporaneamente, si cimenta ( per più d’un decennio ) con le discipline schermistiche sportive . Inizia poi , attorno ai diciotto anni, gli studi musicali e coreutici divenendo allievo di Alessandro Pontremoli . Verso gli anni ’90 incomincia ad approfondire il suo interesse per l’abito antico e le sue relazioni con il movimento corporeo della danza curtense.
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Grazie Lucio, vado in visibilio quando vedo il testo originale. E' abbastanza comprensibile, per fortuna.
Mi soffermo un momento sulla prima riga "ora dico a ti [--] chi del mestiero vole imparare". Mi pare chiaro che quel [--] è la rasatura di un nome. Chi è il dedicatario?
Dunque direi che siccome la "p" con lineetta orizzontale intersecante la stanghetta in basso sta per "per", per esclusione l'abbreviazione usata riguardo alla descrizione del fantasmata, con la lineetta soprascritta alla "p", dovrebbe essere "pre", per cui la lettura secondo me più probabile è: "presteza". Se fosse stato "presenza" l'abbreviazione sarebbe dovuta apparire come "P(con linea soprascritta)seza" con una probabile abbreviazione soprascritta per l'elisione della "n". Sono cosciente di non avere utilizzato la terminologia corretta, ma credo di non chiedere invano perdono ai paleografi on line, che anzi inviterei a commentare e a correggere i miei errori.
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