Debbo una risposta, a Fortunosa, per una domanda formulatami tramite mail e riguardante i gioielli rinascimentali: poco ci è giunto dell'epoca quattrocentesca e dobbiamo quindi basarci sull'iconografia per tracciare delle linee-guida. Spesso l'intero apparato di preziosi era collocato in posti per noi inusuali o , perlomeno, poco consoni al nostro modo abituale di intendere il gioiello: agugelli , "bottoni", fibbie eran preposti a far da luogo di sfoggio, là dove era possibile scansare le maglie delle imposizioni suntuarie. La "gioiellistica" classica era poco usata ed è esempio lampante il ritratto della duchessa d'Urbino che sopra riporto. La lenza ( con una splendida riproduzione in miniatura d'uno scorpione ) e la catena da amuleto non reggon l'abbaglio dato dall'oro inserito direttamente nell'abito o usato per il cifrato ricamo....Discorso diverso per il '500...inizio con metter qui sotto l'indirizzo di un sito di riproduzioni orafe antiche, che possa esservi di ispirazione ( sebben non tutto il mostrato sia convincente): posterò poi anche il rimando ad alcuni libri trattanti l'argomento.
Sopra: Eleonora Gonzaga, ritratto attribuito a Raffaello
2 commenti:
Grazie mille, il sito non è male e forse potrà darmi spunto per qualche creazione... in attesa di qualche titolo interessante di libri. A presto
Posta un commento