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sabato 28 novembre 2009

Postilla chorea

Uno dei problemi ricostruttivi di Giove ( e non il minore...) è rappresentato dalla vastità dello spazio richiesto per la sua riproposizione : anche considerando la possibilità di una singola esecuzione ( come suggerito dal CD di Barbara Sparti ) l'insieme dei moti che lo costituiscono porta spesso i danzatori ad esaurire le dimensioni della stanza ben prima che la parte più “esuberante” , quella dei saltarelli , possa essere affrontata. Un suggerimento per ovviare a ciò forse lo troviamo in PnD ( coadiuvato da NYp ) : i due trattati paion infatti indicare un andamento non lineare ( fiancheggiato , direbbero forse Negri e Caroso ) e probabilmente leggermente indirizzato verso Sx , Dx ,Sx e riportato al pari dalla ripresa di Dx della volta tonda. Adottando questo espediente i danzatori con i sei saltarelli “consumano” uno spazio assai più accettabile : eccovi i due accenni riferiti ai detti saltarelli todeschi.
PnD - “...uno afrapamento uno poco in traverso...”
NYp - “...ombregando la persona...”

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