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giovedì 1 settembre 2011

Risposte a Otto - commenti del 19 - 08



Il tuo video , che metto in maggiore evidenza qui sotto, è esemplare per affrontare un altro aspetto del riproporre l’antico: è preferibile la ricostruzione filologica della visione o quella dell’emozione ? Ammesso che le due cose possano essere poi sì scisse dobbiamo constatare che nel tuo filmato l’emozione è vissuta in modo tecnologico…si mostrano gli artifici meccanici che animano i cambi di scena ed è quasi più coinvolgente l’inganno svelato dell’inganno in sé…nell’Orfeo si ricrea l’inganno emotivo al quale noi siamo “abituati” e non abbiamo voglia-bisogno che ci si sveli nulla per farci emotivamente coinvolgere. In questo l’Orfeo di Trisha è filologico: si ricrea una convenzione narrativa ed emotiva tra la scena ed il visionatore.
Eccovi un bel saggio ( di Sara Mamone … in francese…) sulle macchine da scena: ed il link al video inviato da Otto.
http://www.drammaturgia.it/saggi/saggio.php?id=2734
http://www.youtube.com/watch?v=StfiLQW4DZU

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