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venerdì 6 marzo 2009

Risposta a Farnesiana - commento del 2 - 3


Si , vi è sempre da sospettare quando ci si trova innanzi a descrizioni carenti : in questo caso le informazioni sulle misure e sull’ubicazione del manufatto venivano del tutto trascurate . Unica indicazione ( a parte provenienza e datazione sommaria ) era quella sulla natura dell’oggetto stesso , un aumônière , termine traducibile con “monetiera” o "elemosiniera" (nel senso di oggetto in origine atto a contenere monete per le elemosine ): non ci sono rimasti molti monetieri trecenteschi e quelli conosciuti rimandano tutti ad un oggetto di dimensioni piuttosto ridotte ( ad esempio quello sopra riportato , conservato ad Hamurg , Museum fuer Kunst und Gewerbe e di provenienza francese - 1340 circa , è di 16x14 cm.). Quel che mi ha colpito è la sua forma , spiccatamente rettangolare , in netto contrasto con quella “trapezoidale” usuale nelle epoche più vicine a noi : questa forma , conservata anche in più tardi oggetti cerimoniali come la custodia del gran sigillo d’Inghilterra (vedi link sotto ), m’ha fatto dir che mai bisogna esser troppo sicuri nel dar dettami sugli evi antichi…

1 commento:

Farnesiana ha detto...

E' vero si chiamano aumonieres. Quella di oggi mi è nota. Molto bella, non c'è che dire. Dovrebbe essere ricamata ad opus anglicanum. La forma rettangolare nel XIII e XIV sec. è piuttosto diffusa. Se stai pensando all'iconografia, considera che una volta chiusa diventa un trapezio. Basta tirare i laccetti.