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martedì 16 settembre 2014

Lezioni

L'aver incrociato il corrucciato sguardo del Sig. Playford, così nell'immagine sua postata ier su fb e qui reiterata, , m'ha fatto sentire in obbligo di ulteriori spiegazioni sulla 'sua' e sulla mia Stanes Morris... Parte prima. Come avrete potuto notare essa appartiene al genere di coreografie date per un numero imprecisato di danzatori ma pur aventi ruoli non riconducibili all'interno della solita distribuzione schematica e modulare tra prima e seconda coppia ( tipico delle classiche longways ). Questo fatto fa spesso pensare all'utilizzo di una struttura musicale ad libitum, in special modo in quelle coreografie provviste di 'basi' musicali composte da frasi di diversa lunghezza ( come nel caso della nostra ). Occorrerebbe quindi avere differenti basi registrate a seconda del numero dei danzanti ( esigenza riscontrabile, del resto, anche nell' italica Chiaranzana ) o musicisti che, pur suonando dal vivo, si basassero nella riproduzione delle strutture sulla conoscenza diretta della prassi coreutica...entrambe le faccende intuibilmente di ben difficile realizzazione, ne converrete....( continua )

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