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martedì 10 febbraio 2009

Risposta a Danzarcortese - commento del 7 - 2


Una risposta univoca non vi è : credo sia probabilmente tutto iniziato da una interpretazione un po' ingenua di alcune raffigurazioni antiche e poi l'uso si sia diffuso per imitazione e per l'estrema facilità realizzativa dell'orrido copricapo...diciamocelo , spiace veder le discendenti delle donne italiane "rinascimentali", sì attente alle bellezza delle acconciature , mettersi in capo tali nefandezze ( con tanto di frangette sbarazzine sulla fronte...).La signorotta svizzera anticipa , sembra , di qualche secolo la ragion di fama della sua nazione : ad un ingrandimento sembra che porti ben tre scarselle ! che fosse una socia fondatrice dell' UBS ?

Immagine tratta da Auguste Racinet "Le Costume historique"- Paris 1888 , nella ristampa fatta dalla Dover

3 commenti:

Farnesiana ha detto...

Siamo tutti dei piccoli Viollet-le-Duc. Comunque, mica scema la signorotta: s'intuisce chi gestisce le finanze di famiglia.
Così si fa.

Nynian ha detto...

Lucio, è un piacere leggerti nella tua vena sarcastica che ancora tardava a palesarsi nel blog! Sicuramente chi ti legge saprà cogliere le indicazioni indirette che dai per tramutarle in acconciature più accurate. Toglimi una curiosità: e' per per questo che nutri dei dubbi sull'attribuzione al Correggio del ritratto conservato all'Hermitage?

danzarcortese ha detto...

grazie come sempre...comunque penso alle dame veneziane del '500 e alle loro acconciature, con i tipici cornetti , che le differenziavano dal resto d'Italia e penso anche come realizzavano tali cornetti...e un pensiero tira l'altro ,passo dall'acconciatura agli odori che i nasi di allora erano costretti ad annusare...i cornetti , per farli stare su e rigidi, li impiastricciavano con il grasso del maiale...capisco perchè i nasi di oggi preferiscono la ciambella..ci vediamo domenica ciao