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lunedì 25 ottobre 2010

Risposte a Farnesiana e Danzarcortese - commenti del 19 - 10


Non credevo suscitasse tal interesse un setaccio...dunque rispondo, al solito, rimandando ad altri la risposta! Elisabetta fu la prima regina dei tempi moderni ( non regina-madre come le due Medici di Francia ) e in un mondo dominato dagli scontati simboli maschilisti dovette inventarsi una sua liturgia del potere che si rispecchiava nelle simbologie presenti nei suoi ritratti: il fatto che regnasse poi per un tempo lunghissimo facilitò l'evolversi di questa simbologia rappresentativa in composizioni sempre più complesse. Un libro a tal proposito:


4 commenti:

danzarcortese ha detto...

Io penso che riconoscere dei simboli in un quadro ( tra l'altro di un personaggio come Elisabetta I )sia una delle cose più interessanti e avvicenti. E' un linguaggio che probabilmente a noi moderni e io personalmente profana, è andato completamente perduto, e di questo mi rammarico...per fortuna esistono i libri, e chi con tanta passione si dedica a tutto questo...

Farnesiana ha detto...

Sempre a proposito di simbolismo nell’arte pittorica, il TG di Rai 3 ha trasmesso oggi un servizio sulla mostra di Padova sul Giorgione, dando rilievo alla notizia di una nuova lettura della Tempesta che credo possa interessare in modo particolare gli amici del Danzar Cortese:
http://www.giorgioneapadova.it/

danzarcortese ha detto...

Grazie Farnesiana....si la temptesta è stato sempre motivo di curiosità da parte degli studiosi e vedere il quadro intero con i propri occhi suscita sempre molta emozione ( come tutti i capolavori d'altronde ).La tempesta, in particolare , a me piace per i colori e le sfumature che Il Giorgione ha saputo dare rendendo un quadro vivente...Le mura , in effetti, sono loro, quelle che ancor oggi nonostante 500 anni di trasformazioni urbane, rimangono lì intatte e ti saprei anche dire quale angolo l'artista le ha raffigurate : quello del mastio del Castello,a pochi mt dalla mia casa natia, detta la Specola ,fino a ca 20 anni fa era casa di reclusione e da tempo trasformata ad Osservatorio Astronomico.Ho passato gran parte della mia vita,ad ammirare la mia torre e saperla immortalata in una fotografia del'500, non fa altro che accrescere l'amore per la mia " Vecia Padova "...se vieni, ti ci porto...

Farnesiana ha detto...

Sarò felicissima di visitare i luoghi immortalati dalla Tempesta con una cittadina padovana ‘del sasso’ così appassionata della storia della propria città. Grazie di cuore.