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lunedì 12 dicembre 2011

Lezione del 4 dicembre - Sulmona

Brando di Cales – SECONDA PARTE
Tutti i danzatori eseguono due saltini a piè pari a Sx e due a Dx: poi ogni cavaliere piglia il braccio destro della sua dama e “…poi faranno cinque battute in saltino col sinistro attorno alla destra tornando al suo luogo…” Se la si interpreta come rigorosa indicazione di sequenzialità la frase di Negri parrebbe prescrivere che l’ultimo saltino a Dx consenta già di aver il braccio Dx della dama a portata del proprio: se così fosse i saltini andrebbero eseguiti totalmente o parzialmente in direzione del proprio partner e non con fronte all’interno del circolo…ma è da appurare del tutto tale possibile “scientificità” di linguaggio da parte del nostro autore. Dubbi posson sorgere anche per le cinque battute in saltino che comunque vengon definite nel testo in maniera talmente significativamente diversa dai successivi “cinque passi” che pensiamo che possano realmente esser procedimenti coreografici di alternativa natura: noi suggerimmo dei passi dove il salto vien eseguito gettandosi in avanti ( con analogia con alcuni passi del Santucci: grazie M. Cristina per la segnalazione ..). Tornati che tutti son ai loro luoghi si lasciano ed eseguono i cinque passi ( sul posto ): poi Negri fa ripetere il giro con l’altra dama dandole però il braccio Sx. Probabile, vista la struttura musicale, che la ripetizione in realtà parta da una reiterata esecuzione dei 4 saltini a piè pari ( Dx-Dx-Sx-Sx ? noi così facemmo ).

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